Magari ti spendi un sacco per gli altri, provi a fare del tuo meglio per lui o per lei, ma qualcosa non va come ti aspetti. A volte arriva la delusione silenziosa, altre volte sbotti. Poi però, basta che lui o lei ti dica qualcosa, torni anche leggermente sui suoi passi, ed ecco che non solo pensi che la tua reazione sia stata esagerata ma ti senti anche in colpa. “Ma perché succede?” a quel punto mi chiedono.

“Lui/lei è cosi: mi fa sempre sentire in colpa!” oppure ancora “gli avevo detto così, poi però mi sono sentita in colpa e allora ho fatto colì”Quanto tempo della tua giornata è assorbita da quel fastidioso senso di colpa per non essere stato o per non aver fatto abbastanza bene qualcosa?

Il senso di colpa – e di vergogna che spesso porta con sé – sono spesso un freno potente nella relazione con noi stessi e con gli altri, ci inducono a dubitare di noi e creano una gran confusione proprio nei confini tra noi e gli altri. È una confusione che nasce dentro di noi e poi genera equilibri confusi fuori di noi, nella relazione. La colpa per cosa? Il mio senso di colpa con quale atteggiamento/gesto dell’altro è in relazione?

In questo post, vorrei provare fare un po’ di ordine insieme, ti va? Nessuno ha il potere di farti sentire in colpa, a meno che tu non glielo conceda. Colpa e vergogna sono due emozioni diverse, ma spesso viaggiano a braccetto e sono abilissime nell’istillare il dubbio su qualcosa che abbiamo fatto (colpa) o su quello che siamo (vergogna). Ma quello che sentiamo, ormai lo sai, non dipende dall’altro: al massimo viene innescato da qualche comportamento dell’altro che risuona in noi, come il senso di colpa in questo caso. Sì lo so che ora stai pensando che è tutta colpa dell’altro, che sembra si impegni con ogni mezzo per farti sentire inadeguato o colpevole ma, davvero, non è una prospettiva utile questa. E neanche fondata, lascia che ti dica perché.

I comportamenti dell’altro e i nostri tasti dolenti

Partiamo dal comportamento dell’altro. Cos’ha fatto per attivare quel meccanismo che ci ha portato a sentirci in colpa fino a dubitare di noi? Cosa di quello che fa l’altro accende in te il tuo senso di colpa? Fare luce su questo aspetto è un primo passo utile per fare chiarezza.

Facciamo degli esempi. Può darsi che ogni volta che scegli qualcosa che va bene per te l’altro reagisca in uno di questi modi:

  • si mostra vulnerabile o debole “sto male ma tu vai pure, io non ho bisogno” dice afflitto mentre se ne sta isolato
  • ricatta o attacca “dopo tutto quello che ho fatto per te!”
  • ti dà responsabilità o colpe e si passivizza “hai fatto tutto tu, è colpa tua”

Questi sono i comportamenti dell’altro che possono essere messi in atto con più o meno consapevolezza.
Ma la risposta che generano in te questi comportamenti dipende solo dai tuoi tasti dolenti: a quali di questi temi tu sei sensibile? A quale comportamento dell’altro la ferita (del presente o del passato) è più dolente?

Come vedi, nel senso di colpa – anche se ci può sembrare di essere molto protesi verso l’altro – l’altro in realtà ha un ruolo molto secondario. Dubitiamo di noi (di quello che facciamo o di come siamo) quando non siamo a nostro agio con i nostri si e i nostri no e facciamo dipendere dagli altri la nostra idea di essere
persone di valore. Spesso abbiamo imparato a spenderci molto per gli altri per avere un ritorno del nostro valore. O meglio abbiamo scambiato l’esperienza di essere utili e bravi per l’idea di valere. O altre volte ci siamo vergognati (per ciò che abbiamo scoperto di noi) e  siamo stati travolti dall’idea di rimediare perché non siamo stati all’altezza della nostra immagine ideale, di come dovremmo essere.

In sintesi: il senso di colpa è utile solo se ti permette di riappacificarti con quel tasto dolente. Con i tuoi sì e i tuoi no, sentendoti ancora libero. Libero di scegliere per te. E libero anche di sbagliare, non credi?

Adesso dimmi di te: che rapporto hai con i sensi di colpa? Quanto è difficile esprimerti con libertà nelle relazioni più intime?

Se vuoi approfondire dal vivo, ti aspetto al prossimo appuntamento di Psicocafè, il 22 novembre alle 18:00. Impariamo insieme a dire no, senza sentirci in colpa. Se vuoi essere dei nostri prenotati qui, hai tempo fino al 17 novembre.

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Psicologa delle relazioni interpersonali. Amo accogliere e accompagnare verso il cambiamento le persone che attraversano un momento critico.

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