Oggi sul blog ti presento un’idea che mi è venuta: nuova (per me, non l’ho mai fatto prima), curiosa ed emozionante.
| Di cosa si tratta? |
Ho deciso di realizzare un salotto temporaneo, in cui fermarmi a chiaccherare con voi e rispondere alle vostre domande.
| Come mi è venuta questa idea? |
Mi è venuta grazie alle persone a cui voglio bene che, quasi sempre davanti ad un caffè (e un buon pasticcino) o un aperitivo decidono di fare domande impegnative e rischiano talvolta di arrivare a conclusioni importanti.
E’ capitato anche a te? in effetti, quando ci fermiamo e c’è qualcuno rilassato accanto a noi, affiorano delle domande. Se poi sei una psicologa -a seconda della confidenza che hanno- in genere si sbizzarriscono a porti tutti gli psico-interrogativi, dopo aver precisato che tu li stai “analizzando”. (Ecco io ero lì per prendere un caffè, un pasticcino o uno sprizz! 😉 ). E poi, ovviamente viene anche da voi che leggete il blog e che talvolta mi scrivete per avere più informazioni. Quindi, facciamo così: ci troviamo in uno Psico- Cafè virtuale... tu chiedi, ed io rispondo!
Chiedi tutto ciò che ti frulla in testa rispetto a cosa e come puoi fare per stare meglio nella relazione con te stesso e con gli altri!
| Quando? |
Dal 9 al 14 Marzo: per tutta la settimana, ascolto le vostre domande, dubbi, curiosità, quello che vi viene da chiedere quando scoprite che al tavolo con voi in pizzeria c’è una psicologa fra voi e che -talvolta- avete il pudore di trattenere per voi…ecco, c’è un posto dove puoi chiedere quello che vuoi. Ed io rispondo.
| Dove ci troviamo? |
Sulla pagina facebook BenEssere in Relazione. Passa di li, lascia la tua domanda, il tuo dubbio, la tua curiosità. Ed io passo a risponderti! 😉 Puoi farlo sulla bacheca o puoi scriverlo in privato…come preferisci! 😉
E mi raccomando, invita chi vuoi…più siamo e più bello è! Come fare? Basta condividere questo post. Invitali a raggiungerci sulla pagina BenEssere in Relazione (se mettono “mi piace” vedranno la loro risposta).
| Ti piace questo appuntamento? Vienici a trovare…e porta chi vuoi! 😉 |
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![[Storie sul comodino] Essere madri ci espone di continuo all'esperienza di anteporre ai nostri bisogni quelli dei nostri figli. Ragionevolmente, se è una scelta consapevole e transitoria.
Poi succede che, presi dalla brama di fare bene, di essere supergenitori, preparati, competenti ed informatissimi-su-tutto, questo compito può diventare una vera e propria performance. Una prestazione che serve a noi: a dirci bravi, attenti, capaci di fare sempre la scelta giusta per nostro figlio. Per non sentirci in colpa. Ma spesso la raccontiamo e viviamo coltivando il mito del sacrificio: "lo faccio per te", diciamo ai nostri figli, "lo faccio per lui/lei" diciamo a noi stesse.
Così spesso confondiamo i bisogni del figlio con quelli nostri, ci dimentichiamo e non legittimiamo i nostri bisogni.
E se invece tenessimo a mente che in ogni diade madre-bambino abbiamo il dovere di fare stare bene entrambi? Che il nostro primo dovere nei confronti dei figli è offrire loro degli adulti interi, appagati e consapevoli? Adulti che hanno una vita interessante a cui tornare presto o tardi che li rende modelli di felicità anziché di sacrificio?
Perché, come dice la collega @lastefiandreoli in questo saggio prezioso, "ai figli non serve una mamma perfetta che sappia sempre cosa fare. Serve una mamma consapevole che sappia perché - e per chi - fa quel che fa".
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Ci becchiamo…in questi giorni!!! =)