Cosa potrei dirti di me, se rinunciassi a puntare il dito
Molti conflitti nascono da un pronome che ha il potere di mettere il nostro interlocutore rapidamente sulla difensiva: tu non mi capisci, sei un egoista, sei assente, distratto, inaffidabile ecc… Tu. E mentre lo diciamo puntando il dito -concretamente o metaforicamente- ci distraiamo rispetto a noi stessi: cosa potremmo permetterci di dire -di noi- se evitassimo di parlare dell’altro?