Ogni relazione di coppia ha le sue regole -implicite o esplicite- per funzionare. Non le decidiamo a tavolino -quasi mai- ma in ogni caso, ciascuna coppia a modo suo, sceglie le regole del gioco per stare insieme.
Quando ci innamoriamo di qualcuno e decidiamo di mantenere una relazione di vicinanza è un po’ come se facessimo un patto segreto: inconsapevolmente ci intrecciamo per rispondere reciprocamente ad alcuni bisogni, desideri e paure che speriamo di risolvere proprio grazie al rapporto di coppia.
E da questo patto dipendono alcune regole del gioco.
Non ci sono regole giuste o sbagliate ovviamente. Per ognuno di noi funziona qualcosa per sentire di stare bene.
In questo post ti voglio parlare di una “regola” molto diffusa – da quello che osservo nelle storie di chi ascolto- che spesso non si rivela utile per le persone che la osservano. Mi riferisco alla tendenza a sopprimere in modo più o meno massiccio gli spazi personali non appena si vive una relazione di coppia.
Ti dico perché si rivela poco utile per ciascuno dei due partner e ti invito a sperimentare un’alternativa. Ti va? Iniziamo!
Prima di tutto: da cosa nasce l’osservanza di questa regola? Dall’idea che “se siamo una coppia, facciamo le cose insieme, condividiamo tutto, scegliamo di comune accordo e troviamo compromessi”. In pratica la coppia viene vissuta e pensata come una fusione di due individui che, per funzionare ed essere felici, devono mantenersi vicini vicini: fusi in uno, appunto! Altrimenti la paura che fa capolino è che “non siamo una coppia/non sono abbastanza importante per te”. Ne ho parlato in questo post, ricordi?
Adesso, fermati un attimo a pensare: se l’altro diventa uguale a te, una copia cosi vicina alle tue caratteristiche e ai tuoi bisogni probabilmente perderà interesse a tuoi occhi e l’incontro presto o tardi finisce per essere poco nutriente. Può avere le caratteristiche di un accordo prevedibile, di un elaborato gioco a scacchi…ma non sarà emozionante, sorprendente e interessante come all’inizio (quando la sua diversità ti piaceva, ricordi?). D’altronde più che stare in coppia con un Altro (diverso da te) adesso stai con una copia di te!
Di fatto, nella stragrande maggioranza dei casi, rimanere così vicini e invischiati è faticoso e crea molti disagi perché ogniqualvolta uno dei due partner reclama un desiderio, una libertà personale che va a cozzare con quella dell’altro (perché è un individuo distinto prima di essere un partner!) si trova ad affrontare un dilemma difficile: fargli spazio per rispettare se stesso o rinunciarvi per favorire il senso di coppia? |
Stare sempre vicini è perciò rassicurante, ma comporta dei costi molto alti: rinunciare a dare spazio ad alcune parti di te!
Se vivi così l’esperienza di coppia, allora probabilmente la solitudine ti allerta e ti spaventa. Può sembrarti un controsenso sentirti solo se hai un partner.Invece è proprio quello spazio in cui puoi sperimentare di essere diverso e distinto dall’altro.
Ed è quello spazio che -se lo curi- può continuare a rendere nutriente il vostro rapporto. Prenderti cura di te, per essere te stesso, ti permette di regalare all’altro la migliore versione di te.
Se ti incuriosisce questa possibilità ti invito a riconquistare e tutelare il tuo spazio personale all’interno della tua vita di coppia. Puoi iniziare a proteggere:
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Ti auguro di esplorare e godere di qualcuno di questi spazi. E se poi, vuoi condividere come è andata sai già dove puoi trovarmi vero?
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