Siamo sempre tutti iperconnessi ai nostri smartphone e tablet: spesso sentiamo il bisogno di staccare ma
allo stesso tempo non riusciamo a farne a meno. Succede anche a te?
Magari hai finalmente un momento libero e zac, afferri il cellulare per ammazzare la noia dell’attesa. Ti connetti alla vita online per disconnettere i pensieri. E invece in realtà non succede, i pensieri corrono all’impazzata, si accavallano.
Poi incontri qualcuno per lavoro o per piacere ma ti distrai continuamente a controllare le notifiche che arrivano; oppure no, non le controlli, ma quando arrivano ad una ad una quel trillo ti distrae portandoti altrove.
Tutti gli strumenti digitali sono utilissimi. Ci rendono la vita più facile, più veloce ed efficiente ma spesso possono finire per sottrarci attenzione ed energie. E ci possono togliere quel tempo lento di cui abbiamo bisogno per vivere le relazioni. Se non sappiamo mettere i giusti paletti tra loro e la nostra vita privata possiamo finire per esserne risucchiati.
Abbiamo bisogno perciò di riacquisire una relazione consapevole con i nostri smartphone, per bilanciare le interazioni di persona (con le loro conversazioni dai tempi lenti) e le attività online. Perché è utile un po’ di detox digitale. Le ricerche su questi temi segnalano che l’uso sconsiderato di questi strumenti ha degli efffetti problematici per le relazioni peggiorando la qualità delle interazioni sociali e anche il livello di empatia.
Concediti il lusso di una chiacchierata vera ogni tanto, e fai digital detox.
Un vero e proprio digital detox è utile perché ti restituisce:
- Un tempo lento per riflettere: che succede se non riempi tutti i tempi morti con la connessione online? Io ho sperimentato che osservo e sento un sacco di cose nel tragitto casa-lavoro. Ed è quello il tempo in cui faccio riflessioni su quello che osservo.
- Un tempo lento per incontrarsi: le connessioni creano contatti veloci ma poi il tempo di incontrare davvero quegli amici che contatti su whatsapp lo trovi? Le conversazioni, quelle intime, non avvengono quasi mai tramite la tastiera. Le interazioni online non sostituiscono quelle dal vivo.
- Un tempo lento per raccontarsi: e poi, quando parli con qualcuno tieni il cellulare vicino? Hai sempre la suoneria attivata? Sembra banale ma non lo è: non puoi ascoltare davvero l’altro se dai spazio a quelle interruzioni. Se ti accorgi che sei in compagnia di qualcuno ma lo smartphone diventa più interessante, fermati e chiediti: cosa è difficile condividere con lui o lei? Cosa temo all’idea di farlo?
Cosa puoi iniziare a fare per dedicare tempo alle conversazioni nelle tue relazioni
Ok, ma adesso che hai capito che è utile magari ti stai chiedendo come fare per iniziare a riacquistare il gusto della conversazione dal vivo con il tuo partner, con i tuoi figli, con i tuoi amici.
Ecco alcune idee su come fare, che per me funzionano:
- Crea un rito per conversare con ogni persona, nella tua routine col tuo partner, con tuo figlio, con il tuo amico. Un tempo che è associato a chiacchiere lente: il momento del pasto oppure quello della doccia insieme, quello del tragitto in macchina, una gita fuori porta alla settimana, una pizza fuori; trova il tuo con quella persona! Attività tranquille favoriscono la conversazione senza la pressione di dover immediatamente riempire i silenzi o sentirsi sul banco dell’inquisizione.
- Organizza momenti adatti per realizzare questa conversazione: magari ti sembra che tutto intorno a te ci siano poche relazioni come piacciono a te. Ottimo: creale! Come? Se sei stufa delle mamme che conversano su whatsapp e ti piacerebbe prendere un caffè con 4 o 5 di loro, organizza tu qualcosa per incontrarle davanti ad un gelato e conoscerle di più, lontano dalle tastiere! Io, per esempio, nel mio lavoro questa mia esigenza l’ho concretizzata in due iniziative: PsicoCafè e il BookClub – libri, chiacchiere e cioccolata, e in entrambe le occasioni le persone sono felici proprio perché trovano il tempo per conversare fra loro!
- Coltiva la curiosità: magari vi conoscete da un po’ e la conversazione è più un aggiornarsi e un passarsi informazioni. Ma qualche volta fermati e accendi la tua curiosità: fai domande aperte per stimolare l’ immaginazione e la creatività: “ma tu cosa faresti in un caso come questo?” “E se io facessi una certa azione, tu come reagiresti?” Queste domande escono fuori dal qui e ora e permettono di andare un po’ in profondità, offrono il pretesto per pensarsi e raccontarsi.
- Serviti qualche volta di qualche stimolo giocoso come le conversation starters (a questo link c’è una versione che utilizzo spesso io per la coppia, da utilizzare di tanto in tanto ma ce ne sono di specifiche anche per i tuoi figli o per le relazioni d’amicizia).
E poi quale tempo migliore che quello delle vacanze o della pausa estiva per rallentare e conversare?
Io anche quest’anno ti aiuto a ritagliarti dei momenti distesi per rilassarti, per ascoltarti e per realizzare piccole sfide per stare in tua compagnia. Torna infatti “Momenti distesi”: puoi iscriverti qui per ricevere via email degli spunti per coltivare il lusso di una conversazione vera, anche con te stesso.
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