Tutti pensiamo che la comunicazione nella coppia sia un aspetto importante che determina la qualità della relazione. Lo sento spesso dire a tante persone ed è un principio che decantiamo tutti, qualche volta come uno slogan.

Dirsi tutto è un falso mito: difficile da realizzare e soprattutto poco utile perché è un invito a diventare fusionali e a riempirci di chiacchiere. L’amore e la curiosità si nutrono anche di silenzio e di una sana distanza dall’altro. Allo stesso tempo però, ci sono silenzi e non detti che lacerano la relazione tanto quanto dei conflitti accesi.

Ma allora, che cosa è davvero utile comunicare e quale comunicazione nutre l’intimità? E poi, cosa intendiamo quando ci riferiamo alla mancanza di dialogo in coppia?

 

La mancanza di dialogo

La mancanza di dialogo in una coppia non significa stare zitti. Ci sono tanti modi per non comunicare anche mentre parliamo tanto e ci scambiamo molte informazioni.

Non comunicare in una coppia significa in fondo non essere intimi cioè capaci di scambiarsi ancora qualcosa che rende nutriente la vita e il percorso di ciascuno dei due partner. Possiamo disconnetterci da questo dialogo che ci fa crescere anche mentre continuiamo ad informarci delle nostre giornate, quando parliamo delle questioni che riguardano i figli e gli impegni della nostra quotidianità; mentre ci confrontiamo su questioni di principio davanti ad un programma televisivo. Tutte cose belle e molto necessarie, ovviamente, quando condividiamo la quotidianità di una famiglia. Ma, secondo me, si può parlare di mancanza di comunicazione quando tutto questo ci distrae dal condividere come ci sentiamo noi mentre viviamo quelle cose; quando succede questo, la nostra comunicazione perde spessore, perde intimità.

Perché finiamo per trascurare e mettere fertilizzante a questo scambio che probabilmente aveva acceso la curiosità, agli inizi della relazione?

Spesso si pensa “Questa cosa è meglio che non gliela dica. Per quieto vivere. Perché se no iniziamo a discutere”. Cosi, non riveliamo all’altro verità che possono essere il pretesto per attaccare o sentirsi attaccato. In generale penso che smettiamo di esprimere la verità che non possiamo sostenere o che gli altri – nelle esperienze passate- ci hanno dato prova di non saper tollerare. Per questo, imparare a stare insieme significa anche imparare a litigare bene, anziché evitare i conflitti.

 

Le cose che non diciamo e che non ascoltiamo

Ma quali sono in genere le cose che proprio non riusciamo a dire? quali sono le questioni scottanti che temiamo possano generare conflitti e distanze? Possono essere tante cose, che crescono di importanza man mano che evitiamo lo scambio di coppia. Ad esempio, possiamo evitare di dire:

  • i nostri bisogni e desideri più profondi, temendo di essere egocentrici,
  • la priorità dei nostri bisogni all’interno della vita familiare,
  • una sensazione spiacevole o una cattiva opinione su qualcuno delle rispettive famiglie di origine,
  • un fatto innocente che ci è accaduto ma che sappiamo potrebbe suscitare delle reazioni intense nel partner,
  • come si sta modificando il nostro sentimento nel tempo,
  • il grado e la qualità di soddisfazione sessuale e i vissuti legati a questo.

Allo stesso tempo, può darsi che siamo in difficoltà anche ad ascoltarle queste verità scomode da parte del nostro partner. A questo proposito: quali di questi aspetti faresti fatica ad accogliere nel tuo dialogo di coppia? pensaci!

 

La condizione per abbattere i silenzi e i non detti

C’è una condizione che ci permette di esprimerci all’altro ed è quella di conoscerci ed essere in contatto con noi stessi. Che cosa possiamo rivelare delle nostre emozioni all’altro, se sfugge prima di tutto a noi stessi? non possiamo essere vicini emotivamente al nostro partner, se prima non siamo intimi con noi stessi e non abbiamo frequentato la nostra interiorità. Se prima non abbiamo preso consapevolezza di cosa abbiamo bisogno, adesso.

Allo stesso modo, non possiamo essere nutrienti per l’altro se non alimentiamo la nostra vita personale di esperienze arricchenti.

 

Come abbattere il silenzio e rivelarci

Cosa fare allora se ci accorgiamo che siamo rintanati nella nostra bolla di silenzio, distanti emotivamente dall’altro?

Come sempre, prima di agire è utile comprendere il senso del silenzio all’interno di quella esperienza di coppia. Chiediti: che cosa mi impedisce di essere libero di esprimermi come sono?

Poi, dopo aver fatto luce su questo, possiamo scegliere cosa ha senso comunicare. A partire da noi, da quello che sentiamo. Ho già parlato di questo tema della comunicazione emotiva e in quell’articolo trovi anche un invito a sperimentarti in questa pausa estiva: tu e il tuo partner potete giocare insieme per allenarvi a dialogare tenendo conto delle vostre emozioni.

Infine, può essere utile anche imparare a scegliere cosa ha senso tenere per te, imparando a con-tenere. Per non affogare la relazione di parole, per non riversare sull’altro temi e questioni che sono nostre. Per prenderci cura di noi stessi, mentre siamo in coppia.

E adesso dimmi di te: qual è l’ostacolo più frequente alla comunicazione nella tua coppia? cosa porta secondo te a evitare di condividere? Raccontamelo se ti va, è sempre bello ascoltare le vostre esperienze.

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Psicologa delle relazioni interpersonali. Amo accogliere e accompagnare verso il cambiamento le persone che attraversano un momento critico.

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