Lamentati ma non criticare
Ci sono delle abitudini che avvelenano le relazioni di coppia e sviliscono ciascuno dei due partner: è la
tendenza a fare o lasciarsi fare critiche. Quando ci si conosce a fondo è normale che vengano a galla delle divergenze e le occasioni per lamentarsi di un comportamento o di un atteggiamento dell’altro aumentano. Ma attenzione, perché lamentarsi è molto diverso dal criticare.
Ritrovare entusiasmo dopo l’innamoramento
Quando lavoro con una coppia, o con uno dei due componenti di una coppia, che ha cercato il mio aiuto mettendo sotto alla lente la propria relazione affettiva, mi accorgo che una cosa che accomuna tanti è la paura di fronte a una relazione duratura. Perché quando l’entusiasmo finisce, l’innamoramento lascia il posto a qualche difficoltà, a un po’ di fatica, e può capitare di mettere tutto in discussione.
Ci sei passato anche tu?
Io ti suggerisco due modi per ritrovare l’entusiamo dopo l’innamoramento, che funzionano anche se richiedono un pizzico di impegno per iniziare
Come la mindfulness può essere utile per le tue relazioni
In questo post voglio parlarti di empatia, di mindfulness e dell’importanza che hanno per le tue relazioni affettive. La mindfulness, spiegata semplice semplice, è un modo per coltivare la nostra consapevelozza di quello che stiamo vivendo nel momento presente,...
La verità non è che non ti ama abbastanza
Spesso mi trovo ad ascoltare storie complesse e dolorose di coppie che stanno insieme ma bene non stanno. Spesso si mette in dubbio l’amore, si pensa subito: “non ti ama abbastanza”. Di tanto in tanto infatti emergono dei segnali sgradevoli e...
#dimmi di te | Una relazione su misura? (VIDEO)
Nuovo appuntamento di #dimmidite, il nostro salotto video dove rispondo alle tue domande. La domanda di oggi è di Alessandra e parliamo di relazione e rapporti di coppia. Alessandra infatti mi chiede: “Come si può fare per realizzare la relazione sentimentale su...
E’ giusto cambiare o cambiarsi nelle relazioni di coppia?
Il cambiamento nelle relazioni di coppia è un tema amplissimo. Si può cambiare per amore? e fino a che punto? Si potrebbe scrivere un libro sulla classica frase “Sei cambiato/a, Non sei più la/lo stesso”! Ma a me piacerebbe scriverne uno raccogliendo le...
Come capire se una relazione è tossica
Durante i percorsi individuali spesso le persone mi chiedono come capire se una relazione è tossica. Il mio compito è proprio aiutarle a fare luce sulle difficoltà che incontrano nelle proprie relazioni. Mi accorgo che, quando arrivano e si raccontano, portano con sé...
Una relazione non è una partita a scacchi
Hai mai pensato che vivere una relazione, di coppia o di amicizia, sia come una partita a scacchi? Io non sono un’esperta degli scacchi. Ma quando hanno provato a insegnarmelo, ho capito una cosa: per giocare la tua partita devi riflettere tantissimo sulle mosse...
![[Storie sul comodino] Essere madri ci espone di continuo all'esperienza di anteporre ai nostri bisogni quelli dei nostri figli. Ragionevolmente, se è una scelta consapevole e transitoria.
Poi succede che, presi dalla brama di fare bene, di essere supergenitori, preparati, competenti ed informatissimi-su-tutto, questo compito può diventare una vera e propria performance. Una prestazione che serve a noi: a dirci bravi, attenti, capaci di fare sempre la scelta giusta per nostro figlio. Per non sentirci in colpa. Ma spesso la raccontiamo e viviamo coltivando il mito del sacrificio: "lo faccio per te", diciamo ai nostri figli, "lo faccio per lui/lei" diciamo a noi stesse.
Così spesso confondiamo i bisogni del figlio con quelli nostri, ci dimentichiamo e non legittimiamo i nostri bisogni.
E se invece tenessimo a mente che in ogni diade madre-bambino abbiamo il dovere di fare stare bene entrambi? Che il nostro primo dovere nei confronti dei figli è offrire loro degli adulti interi, appagati e consapevoli? Adulti che hanno una vita interessante a cui tornare presto o tardi che li rende modelli di felicità anziché di sacrificio?
Perché, come dice la collega @lastefiandreoli in questo saggio prezioso, "ai figli non serve una mamma perfetta che sappia sempre cosa fare. Serve una mamma consapevole che sappia perché - e per chi - fa quel che fa".
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