Agli altri sembro forte ma io mi sento fragile

Agli altri sembro forte ma io mi sento fragile

Qualche giorno fa fa una persona raccontandosi diceva di sé stessa: “sembro forte ma in realtà mi sento molto fragile e questo gli altri non lo vedono, si aspettano sempre che io me la cavi”.
Ci capita spesso di osservare una dissonanza tra quello che gli altri vedono e come ci sentiamo dentro e non riusciamo a mettere insieme la parte forte di noi e quella fragile. Cosa ha dato agli altri la possibilità di vederci forti? Come hanno potuto farsi quest’idea di noi?

Come mi vedo io e come mi vedono gli altri?

Come mi vedo io e come mi vedono gli altri?

Non è insolito che agli altri sembriamo forti mentre noi ci sentiamo fragili, oppure gli altri ci rimandano un’immagine di noi distaccata e razionale ma noi ci sentiamo spesso in ansia ed esitanti.

Come fare quando l’idea che abbiamo di noi differisce un po’ da quella che ci rimanda lo specchio delle nostre relazioni?

Ridimensiona l’autostima, non aumentarla

Ridimensiona l’autostima, non aumentarla

Molte delle storie che ascolto sono farcite da un sottofondo di emozioni spiacevoli legate al non sentirci mai abbastanza. Sono racconti aggrappati alla convinzione che, se avessimo un’autostima più solida, staremmo meglio. Magari saremmo più sicuri, più forti, più decisi. Ma questa idea dell’autostima è una fregatura. Vediamo perché e quali alternative abbiamo per stare bene con noi stessi.

Come e perché coltivare un sano egoismo

Come e perché coltivare un sano egoismo

A volte avere chiari i propri bisogni e dichiararlo esplicitamente quando ci rapportiamo con gli altri viene inteso come un comportamento egoistico che assume perciò un’accezione negativa in contrapposizione all’altruismo. In questo post vediamo come sia possibile trovare un equilibrio, una giusta via di mezzo in cui stare bene: esistono infatti un sano egoismo e un altruismo malato.

Percorso individuale su skype: l’esperienza di Anna

Percorso individuale su skype: l’esperienza di Anna

Un nuovo appuntamento nel blog con le testimonianze di chi ha scelto un percorso con me: questa volta c’è Anna che racconta com’è andato il suo percorso individuale su Skype.

Ciao Anna, quanto ti ha aiutato aver scelto di farti aiutare nella tua difficoltà?
Direi sicuramente un 5 su 5

Quali benefici stai traendo da questo percorso? Quali cambiamenti vedi nella tua vita quotidiana?

Sono tanti i benefici che ho tratto dal percorso individuale. Ne menziono due, che considero molto importanti:

1. mi hai spinto a ridare voce e utilizzare il mio intuito e il mio acuto senso di osservazione;
mi hai insegnato a dare valore a me stessa, a concedere spazio ai miei bisogni e desideri senza sentirmi (troppo) in colpa.

Qual è la cosa che senti ti ha aiutato di più/ ti è stata più utile fino ad ora nel tuo percorso?

Alleati con le tue debolezze

Alleati con le tue debolezze

Questo post mi frulla in testa da un po. Mentre affronto delle sfide personali e mentre ascolto quelle degli altri si fa strada una tenerezza verso alcune parti che scopro di me e degli altri (perché mi fanno il regalo di mostrarmele). La riflessione nasce...
Racconti di cambiamenti

Racconti di cambiamenti

Oggi vi presento Walter, un uomo double face: attento preciso e meticoloso e anche dolce sensibile ed ironico…crosta croccante che affonda in un ripieno morbido!  Io ho avuto il piacere di accompagnarlo in un percorso individuale che adesso si è concluso e la...